Eraldo Affinatil'ultimo libroNews
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Le cittą del mondoQuante sono le città della nostra vita e cosa rappresentano? Preparatevi a compiere un viaggio nel tempo e nello spazio: dagli angeli sulle rovine di Bruxelles al sole elettrico di Battipaglia, dalla stanza dei bottoni di Washington alla madre dell’Italia infeconda di Veio, dai tizzoni bruciati di Volgograd alle sapienze perdute di Atene, dal comunismo nautico di Vladivostock alle formichine sul muro di Gaza City, dal battaglione sacro di Fort Roche alle eroine fra le tegole di Porta Vetusta, dalle lune piene e i soli d’acciaio di Telemark all’ospedale dei veterani di Villa Felice. Eraldo Affinati, confermando la sua inclinazione alla toponomastica lirica e diaristica, ne ha raccolte trecento: conosciute, sognate, inventate, tutte descritte ed evocate in brevi ritratti di grande concisione fantastica e affettuosa adesione sentimentale, nei quali i lettori potranno riconoscere, oltre alle passioni dominanti dello scrittore, da sempre legato ai temi del male umano, della scuola e del disagio giovanile, le proprie stesse preferenze e idiosincrasie, in un gioco di specchi capace di favorire e moltiplicare le connessioni interiori. Ogni sezione di questo libro affascinante e pieno di sorprese, dichiaratamente anticalviniano, scandito da alcune piazzole di sosta poetiche, è introdotta da un corsivo caratterizzato da una città-guida: Karkiv, sconvolta dal recente conflitto russo-ucraino, nel fantasma della Seconda guerra mondiale; Venezia, segnata dal dolore della bellezza; Roma, caput mundi. Ci sarà da sbizzarrirsi fra la polvere mesopotamica di Babilonia, i cani spelacchiati e le galline senza cresta di Acchiappa-citrulli, sulle tracce di Anguilla a Yuma, nei promontori di Rosberg a Fulgor. Il prologo è a New York, matrice urbana della modernità sfregiata e ricostruita; l’epilogo a Gerusalemme, in grado di riassumere, nella sua storia splendida e drammatica, i grovigli irrisolti del mondo. |